I tempi folli della burocrazia ambientale
on 25 Novembre 2024

Oramai i Tempi della Burocrazia stanno diventando sempre più folli !

La mia non la classica lamentazioneall’italiana” ma è una costatazione di fatti che, dopo 25 anni di professione, sono sempre più evidenti !

Questo articoletto ha uno scopo educativo: rendere edotti tutti gli operatori economici ed i privati, che l’ottenimento di QUALUNQUE permesso ambientale non avverà MAI in tempi rapidi !

Facciamo qualche conto !

Per ottenere l’autorizzazione alla perforazione di un pozzo per acqua si passa dai “normali8 mesi ad anche due anni e più !

Se poi il pozzo è geotermico e magari richiede anche la procedura di VIA, in alcune Province/Regioni ci si può mettere anche 3 anni !

Non parliamo poi delle autorizzazioni ad impianto di trattamento rifiuti, iscrizioni all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, Piani di Bonifica di Siti Contaminati, permessi di escavazione (cave, miniere, ecc…)…………..

Gli anni si sprecano e gli operatori economici sono così disincentivati a prendere nuove iniziative, fare investimenti, ecc.

Altro capitolo sono le “Richieste di Integrazioni“, le “Sospensioni di Termini“, che vengono sempre più usate dai burocrati per procrostinare il più possibile le decisioni finali (con relative responsabilità) che restano sempre e solo in capo all’Ente Pubblico (come giustamente deve essere in uno Stato di Diritto).

In molte pratiche si arriva a 10-20 richieste di integrazioni, passando per sospensioni, dinieghi, rifacimento della pratica, ecc. Con tutto tempo perso !

Ultimo punto polemico: l’Analisi Di Rischio per la Bonifica di Sito contaminato. Se ti va di “lusso” ci vogliono DUE ANNI, altrimenti le cose possono proseguire all’infinito (ho il record, ma sicuramente ci sarà chi ha subito di peggio, di un AdR che non si è ancora chiusa dopo 16 anni).

Il professionista poi, diventa spesso “vaso di coccio” tra “vasi di ferro“, subendo i colpi da un lato della Burocrazia, dall’altro dell’Operatore Economico (che non si capacità dei tempi lunghi e crede che sia solo colpa di un “professionista incapace“).

Non stupiamoci quindi se l’abusivismo operativo è sempre di più una costante di molti operatori.

Ciò non vuol dire che agire illegalmente sia giusto e corretto. ASSOLUTAMENTE NO ! Bisogna restare nella legalità !

Questa è una “fotografia” dello stato di fatto !

Soluzioni ?? Per questo bisognerà aprire un altro capitolo.


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